Una delle regate notoriamente più difficili del panorama mondiale, se non la più difficile, sta regalando momenti di tensione e angoscia a velisti ed appassionati: la Ostar 2017 ha già costretto al ritiro i due terzi della flotta (per la Twostar che si svolge in contemporanea sono rimaste solo 2 barche in gara).
Ieri l’emozionante salvataggio in mare dell’altro italiano in gara, Michele Zambelli, che ha dovuto abbandonare al proprio destino la sua imbarcazione ed è stato tratto i salvo dai guardiamarina canadesi in elicottero.
Oggi anche Andrea Mura ha dovuto effettuare uno “stop & go” nella rada di Halifax per sistemare i danni occorsi al motore della chiglia basculante.
Sosta consentita dal regolamento, a patto di non ricevere aiuti e supporto dall’esterno o da altre barche.
Mura è poi ripartito e sta nuovamente guadagnando velocità.
Il suo vantaggio sul concorrente in seconda posizione resta importante (circa 600 miglia, 15.30 ora italiana) e fa ben sperare anche se le condizioni meteo e le avarie subite certamente non consentono di festeggiare anzitempo.
“E’ una delle cose più difficili e faticose che abbia mai fatto – conferma Andrea – questa Ostar 2017 è davvero una regata a condizioni limite”
“Il mio pensiero e il mio rispetto vanno ai concorrenti che hanno subito avarie, sono stati costretti al ritiro o hanno perso la barca come Michele…sono davvero contento che nessuno si sia fatto veramente male…le condizioni sono state e sono estreme”.